‘Il quadro programmatico delineato nel DEF deve essere inserito nell’alveo delle materie già all’attenzione della Commissione, come le spese fiscali, per compiere scelte di carattere squisitamente politico e reindirizzare strumenti agevolativi nati in contesti e situazioni passate’. Così il senatore Mauro Maria Marino, presidente della Commissione Finanze e tesoro che aggiunge: ‘Oltre all’esigenza di aggiornare il rapporto ministeriale del novembre 2011 fermo a 720 voci agevolative, è essenziale operare delle scelte, condivise e approfondite in ambito parlamentare e governativo. Ciò non attraverso una valutazione di tipo contabile, ma nel segno di un recupero della discrezionalità e autonomia politica rispetto all’uso delle risorse pubbliche’. ‘Per quanto riguarda, invece, la lotta all’evasione fiscale – prosegue Marino – il DEF ribadisce opportunamente la stima di circa 91 miliardi contenuta nel Rapporto dell’ottobre scorso: potrebbe essere la soglia da utilizzare per comprendere gli effetti dell’attuazione della legge delega, che in più parti prevede misure ed interventi per ridurre l’evasione’.
Infine Marino sottolinea la rilevanza del decreto legislativo in materia di raddoppio del termine di accertamento: ‘La delega ha fissato il principio di collegare il raddoppio dei termini alla comunicazione all’autorità giudiziaria, ma rimane ancora impregiudicata la correlazione tra tale disposizione e quella contenuta nella legge sul rientro dei capitali. Per tale motivo – conclude – va posta particolare attenzione affinché l’adozione del provvedimento citato avvenga in tempi tali da consentire la facoltà attribuita ai contribuenti di regolarizzare i capitali detenuti all’estero’.

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