‘E’ urgente disporre quanto prima di informazioni condivise sui dati macro del fisco italiano’

‘Le stime dell’Istat divergono da quelle delle associazioni di categoria: diversi metodi danno risultati differenti. Occorre attuare la delega non solo per la rilevazione sistematica dell’evasione fiscale, ma per avere un patrimonio informativo comune come base della discussione’. Lo afferma Mauro Maria Marino, presidente della commissione Finanze a Palazzo Madama, dopo l’audizione del presidente dell’Istat. Il presidente Marino giudica infatti urgente disporre quanto prima di informazioni condivise sui dati macro del fisco italiano.
‘L’aumento delle detrazioni fiscali – prosegue Marino – è certamente la strada giusta ma attenzione alle fasce di reddito interessate. Il numero degli incapienti, che non hanno alcun beneficio per la manovra sulle detrazioni, è di oltre 4 milioni di contribuenti: a essi va riconosciuta subito la compensazione con imposte diverse dall’Irpef, ovvero l’incremento diretto degli assegni familiari. Le detrazioni per carichi di famiglia hanno una portata generale, le detrazioni per i redditi da lavoro meno. Le prime operano per tutti i tipi di reddito (autonomo e dipendente), la manovra sul cuneo fiscale invece interessa prevalentemente i lavoratori dipendenti e le imprese’.
‘La percentuale del cuneo fiscale rispetto alla media delle retribuzioni lorde è del 46,2 per cento: di questa il 20,6 è a carico dei lavoratori, il 25,6 è sopportata dalle imprese. Non esiste un conflitto tra le due categorie: il recupero della competitività passa per una drastica riduzione del cuneo. Occorre equilibrare l’intervento sulle fasce di reddito fino a 28.000 euro – conclude Marino – non toccare le aliquote, differenziare per tipo di detrazione e salvaguardare gli incapienti’.


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