Il centrodestra la smetta subito di parlare di
rinvio delle elezioni regionali. Lo
afferma in una nota Andrea Martella, segretario regionale
del Partito democratico del Veneto, intervenendo sulle nuove
indiscrezioni relative all’ipotesi di rinviare le elezioni
regionali al 2026. “Il Veneto non e’ una signoria
ereditaria, non e’ cosa loro – sottolinea Martella -. Il
Veneto e’ dei veneti, e spetta ai veneti decidere, con il
voto, chi dovra’ governarlo nei prossimi anni”. “Anche oggi
leggiamo della “tentazione” della destra di rinviare tutto –
continua il segretario del Pd del Veneto -. Un’idea che
serve solo a prendere tempo per cercare di superare le
spaccature interne sempre piu’ evidenti tra Lega e Fratelli
d’Italia, ma i problemi del centrodestra non sono i problemi
dei cittadini veneti e non devono ricadere sulla vita della
nostra regione”. “Le elezioni sono un fondamento della
democrazia, come si insegna fin dai primi corsi di
educazione civica – prosegue Martella -. Se chi governa puo’
decidere liberamente quando farle, se tenerle o rinviarle,
si rompe un meccanismo essenziale di equilibrio democratico
e si sottrae al popolo un diritto fondamentale, quello di
scegliere chi deve governare”. “La legge e’ chiara: le
legislature regionali durano cinque anni – ribadisce il
segretario dem -. Per legge, il voto deve tenersi entro
novembre. Punto”. “Chiediamo con nettezza che Zaia ponga
fine a questo spettacolo imbarazzante e fissi da subito la
data delle elezioni, nel rispetto della legge e dei
cittadini – dichiara il segretario regionale del Pd -. Il
Veneto ha davanti sfide enormi: competitivita’, lavoro,
sanita’, casa, ambiente, giovani”. “Non puo’ essere ostaggio
delle beghe interne di una destra che, a differenza del
centrosinistra, si fara’ imporre il candidato da Roma, dopo
mesi di liti e rinvii”, conclude Martella.


Ne Parlano