“Una legge delega in bianco, scritta per tenere insieme un centrodestra ormai sfibrato, ma priva di qualsiasi concretezza e totalmente scollegata dai rilievi della Corte Costituzionale. Nessuna risorsa, nessuna garanzia, nessuna risposta alle vere esigenze dei territori. È l’ennesima presa in giro: tre anni di governo Meloni, e il bilancio sull’autonomia è desolante. Zero risultati, solo confusione legislativa e promesse tradite”. Lo dichiara il senatore Andrea Martella, segretario regionale del Partito Democratico del Veneto.
“Mentre la destra si divide ferocemente su poltrone e candidature per le elezioni regionali – e la Lega vota contro il governo che impugna la legge di Trento sul terzo mandato – il Consiglio dei Ministri approva una delega senza contenuti reali, che tocca tutte le materie più sensibili: sanità, scuola, ambiente, lavoro, trasporti. Una provocazione, senza alcuna copertura finanziaria e con il solito linguaggio vago per nascondere l’assenza di investimenti. Il governo dice che non ci saranno costi per lo Stato: ma come si pensa di attuare l’autonomia senza risorse?”
“La verità è che la cosiddetta ‘madre di tutte le riforme’ si è trasformata nella madre di tutte le promesse mancate. E anche il centrodestra veneto non ha più alibi: sono passati quasi otto anni dal referendum sull’autonomia, e dopo tre mandati consecutivi di Zaia il Veneto non ha ottenuto una sola competenza in più su nessuno dei 23 ambiti richiesti. L’autonomia che ci raccontano esiste solo nei titoli di giornale e nei comizi. Ma nella realtà, ancora una volta, non c’è nulla”.


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