“Anche in questo decreto la destra ha deciso di inserire una ‘spruzzata’ di ex Ilva, ancora una volta in modo estemporaneo e inadeguato ad affrontare quella che è forse la madre di tutte le crisi industriali di questo Paese e che, al contrario di quello che il governo Meloni sta facendo, avrebbe invece bisogno di un approccio organico e di lungo respiro invece che di improvvisazione”. Lo ha detto il senatore Andrea Martella, segretario del Pd Veneto, nel suo intervento in Aula.
“Un approccio organico – ha proseguito Martella – che abbiamo proposto al governo nel corso degli ultimi 20 mesi senza trovare ascolto e purtroppo i risultati sotto gli occhi di tutti. ADI, dopo avere assorbito ingenti risorse pubbliche negli ultimi mesi, è oggi in amministrazione straordinaria.
La produzione è in costante calo, crescono i lavoratori in cassa integrazione, non c’è liquidità. Un disastro annunciato che necessitava di un cambio di gestione immediato venti mesi fa e di investimenti da parte di un vero e proprio socio industriale, ipotesi sempre rifiutata dal governo in carica. Oggi di fronte all’ennesimo pannicello caldo, facciamo un’operazione verità perché forse abbiamo superato il limite per la sopravvivenza dell’ex Ilva. La situazione di Acciaierie d’Italia è oggettivamente drammatica. Il piano industriale, lo avevamo detto, è indispensabile, lo hanno confermato i sindacati giudicando irricevibile la richiesta di cassa integrazione al buio per oltre 5 mila addetti di cui 4.400 solo a Taranto. Attendiamo che il governo parli una sola lingua, che solleciti il via libera al prestito ponte e che affronti tutti i nodi strutturali legati alla ripartenza. In commissione abbiamo presentato una serie di emendamenti, abbiamo per esempio proposto di istituire presso il ministero delle imprese un tavolo istituzionale per individuare un socio in grado di investire e di introdurre la valutazione dell’impatto sanitario e ambientale preventivo degli interventi, che ci avrebbe permesso di non incorrere nella sentenza della Corte di Giustizia europea. L’inadeguatezza di questa destra ci preoccupa sempre di più. Smettano di giocare a nascondino con la vita dei lavoratori e con la vita dei tarantini”.