“Come Pd abbiamo presentato in Commissione vari emendamenti soppressivi e correttivi per migliorare il dl siccità, che non sono stati accolti. Per prima cosa sarebbe stato necessario prevedere adeguate risorse per la sua attuazione, che invece non ci sono. Noi abbiamo proposto l’istituzione di un fondo per gli interventi urgenti 2023-2025, partendo da un presupposto che dovrebbe essere assunto dall’intero Parlamento: i cambiamenti climatici non sono un’invenzione, ma la realtà che condiziona le nostre vite. Ne è prova la cronologia degli eventi: quando è stato emanato questo decreto, la maggior parte dei bacini idrografici, anche quello del Po, erano in piena siccità, ora che ci troviamo nella fase di conversione è stato emanato un altro decreto per affrontare le drammatiche conseguenze dell’alluvione che ha colpito Emilia Romagna, Marche e Toscana. Con buona pace dei negazionisti, la realtà è che il nostro Paese è fragile, a rischio idrogeologico e continua a consumare una risorsa non rinnovabile come il suolo”. Lo ha detto in Aula il senatore del Pd Andrea Martella, illustrando gli emendamenti al dl siccità.

“Questo dl- ha continuato Martella – non è all’altezza, è figlio di un modo di legiferare con una serie di incoerenze. La Premier dice che la nomina del commissario per l’emergenza in Emilia Romagna non è una priorità, ma questo decreto si riduce alla nomina di un commissario straordinario nazionale, con un ruolo peraltro inadeguato e ingiustificati poteri. La destra predica autonomia ma pratica il dirigismo. Vorremmo capire qual è la posizione del governo sul Pnrr in tema di gestione della risorsa acqua e di dissesto idrogeologico, perché la prevenzione e la transizione ecologica sono fondamentali. Per migliorare il provvedimento avevamo proposto un fondo straordinario con misure urgenti per le reti fluviali e per restituire spazio ai fiumi. Anche questo non è stato accolto. Eppure questa volta il merito, cioè la cura del territorio e vita delle persone, avrebbe dovuto fare la differenza. Il cambiamento climatico viene sottovalutato da ampi settori del governo e della maggioranza e questo è preoccupante perché significa non aver capito le criticità e i problemi in cui viviamo”


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