“Il governo si attivi per non tenere fuori l’Italia dalla produzione dei semiconduttori e microchip e dagli investimenti che sta attuando Intel”. A chiederlo è il Pd con una mozione in Senato firmata da Andrea Martella e altri 15 senatori dem.
“Il 25 settembre 2022 – spiega – il Governo italiano e Intel avevano preannunciato un’intesa per la realizzazione in Italia di un impianto per il packaging e l’assemblaggio di semiconduttori, prevedendo un investimento iniziale di circa 4,5 miliardi di euro e la creazione di 1.500 posti di lavoro diretti e altri 3.500 nella filiera. Nel corso delle ultime settimane, la strategia delineata da Intel nei mesi precedenti è stata tradotta in concreto con una serie di accordi per la realizzazione di impianti per la fabbricazione di semiconduttori Polonia, Germania e in Israele, mentre l’Ad dell’azienda ha manifestato dubbi in relazione all’effettiva realizzazione di impianti per la produzione di semiconduttori in Italia”
“E’ urgente – aggiunge – che il governo concretizzi il dialogo con il Gruppo Intel per favorire l’Italia come sede di attività di lavorazione di semiconduttori e prevedere semplificazioni burocratiche e misure di incentivazione per l’attrazione di investimenti e lo stabilimento sul territorio nazionale di attività produttive finalizzate a rafforzare l’autonomia strategica italiana ed europea nell’approvvigionamento di semiconduttori”.
“L’Italia – conclude Martella – deve adottare politiche ed interventi volti al conseguimento di adeguati livelli di ricerca e sviluppo in ambito tecnologico, della microelettronica e dell’intelligenza artificiale, al fine di accrescere le opportunità di creazione di nuovi posti di lavoro di qualità, di sviluppo territoriale, di trasferimento tecnologico e rafforzamento delle università e dei centri di ricerca italiani”.

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