Andrea Martella, senatore e segretario regionale del
Partito democratico in Veneto, e’ tornato a parlare
del fenomeno delle baby gang. “Possiamo considerare
– ha affermato – quella del presidente Zaia una
provocazione per alzare il tiro e contribuire a far passare
in secondo piano i fallimenti della destra al governo e
della sua giunta su tanti fronti. La ricetta che suggerisce
e’ infatti totalmente inadeguata: per affrontare il tema
della devianza giovanile bisogna per prima cosa intervenire
sulla prevenzione. Abbassare il limite di eta’ per la
punibilita’ dei minori rischia, come sostengono gli esperti,
di costituire un errore drammatico e un boomerang sociale,
perche’ le carceri minorili gia’ al limite non riuscirebbero
a puntare sul recupero, come si deve sempre ma tanto piu’ se
si parla di giovani. E’ una ricetta fallimentare, lo provano
i decreti rave e Caivano voluti dalla destra, che hanno solo
riempito anche le carceri minorili mettendone a rischio la
funzione sociale. Il tema della violenza minorile – ha
proseguito Martella – esiste, cosi’ come quello della crisi
educativa che parte dalla eta’ preadolescenziale e investe
direttamente quella adolescenziale, ma non e’ quella della
Lega la strada giusta da percorrere per contrastare il
fenomeno. Ho avuto piu’ volte modo di parlare con gli
operatori del settore, anche in seguito alle visite all’Ipm
di Treviso. Quello che serve e’ un nuovo patto che coinvolga
la famiglia, la scuola, tutte le istituzioni e i corpi
sociali interessati, investendo su prevenzione,
socializzazione, scolarizzazione. E servono piu’ risorse
finanziarie per l’intero settore, dai giudici minorili agli
educatori al personale della polizia penitenziaria, e per le
strutture”, ha concluso.


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