“Noi abbiamo votato contro un disegno di legge debole e privo di visione, non all’altezza del compito, fatto di misure frammentate che non sciolgono alcun vero nodo, che non rimuovono ostacoli, che non promuovono nulla e non tutelano nessuno. Nulla di incisivo è stato fatto rispetto al costo dell’energia per i clienti vulnerabili, riguardo alle banche, alle assicurazioni, alle professioni e alle telecomunicazioni, si è tornati indietro sulle regole per l’accreditamento delle strutture sanitarie private, poco o nulla sulle concessioni autostradali. Sui dehors e le strutture amovibili si sottraggono responsabilità ai sindaci, vengono varate misure che penalizzano le start up. Tra i no clamorosi alle nostre proposte, brilla quello che puntava a bloccare il telemarketing selvaggio. La mentalità della destra è quella di chi preferisce favorire le rendite di posizione e i privilegi, invece di puntare sui meriti e di aprire opportunità“. Lo dice il senatore del Pd Andrea Martella, che ha parlato in dichiarazione di voto sul ddl concorrenza.
“La nostra società diventerà più statica e chiusa – prosegue Martella – lo confermano la terza legge di Bilancio del governo Meloni e i dati dell’Ocse sulla crescita del Pil più contenuta, il fatto che l’Esecutivo consenta la privatizzazione di importanti asset a controllo pubblico, la cessione di importanti reti infrastrutturali del Paese e l’affidamento del completamento della banda larga nel Pnrr a Starlink, con risvolti di non poco conto sulla sicurezza nazionale ed europea. Il governo abbandona l’Ilva al suo destino, affossa il settore dell’Automotive. L’Italia ha bisogno di imboccare in modo stabile la strada della crescita economica sana, competitiva e stabile. Ma questa esigenza la destra proprio non riesce a soddisfarla in alcun modo”.


Ne Parlano