“E’ un bene che per valutare il rischio di suicidio in carcere il Tribunale di sorveglianza di Venezia abbia chiamato in causa personale esperto, come psichiatri, psicologi, assistenti sociali, pedagogisti ed esperti in criminologia clinica, con un apposito bando. E’ encomiabile anche l’impegno dell’amministrazione carceraria del Santa Maria Maggiore a Venezia per migliorare nei limiti del possibile le condizioni dei detenuti. Ma la verità è che in una Casa Circondariale come quella di Santa Maria Maggiore, dove si registra un tasso di sovraffollamento del 169,8%, con 270 detenuti rispetto a una capienza regolamentare di 159 posti è necessario un intervento di emergenza. E’ quello che abbiamo al ministro della Giustizia Nordio con un’interrogazione urgente”. Lo dice il senatore Andrea Martella, segretario regionale del Pd in Veneto. “Per il Santa Maria di Venezia, – continua Martella – dove è accaduto purtroppo il terzo suicidio in pochi giorni, è necessario stanziare risorse, assegnare nuovo personale, tra guardie carcerarie, operatori sanitari ed educatori e pensare a un intervento mirato e d’urgenza per diminuire al più presto il sovraffollamento. Bisogna riequilibrare la distribuzione della popolazione detenuta a livello regionale, considerando che, secondo i dati del Dap, Venezia si conferma tra le strutture più sovraffollate del Triveneto, con un impatto aggravato dalle limitazioni logistiche e strutturali della sede”.
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