“A un anno dal tragico femminicidio di Giulia Cecchettin, che ha segnato uno spartiacque grazie anche all’iniziativa del padre e della famiglia di Giulia, il Consiglio regionale del Veneto ha risposto approvando all’unanimità la proposta della nostra capogruppo Camani per l’istituzione dell’Osservatorio regionale sulla violenza contro le donne, uno strumento importante che servirà a tenere alta l’attenzione delle istituzioni su un fenomeno strutturale che non accenna a diminuire. Ieri manifestazioni importanti di donne in tutta Italia hanno ricordato che il patriarcato esiste e segna tutta la società. E se é certamente sbagliato bruciare immagini e bandiere, dalle piazze è salito però un urlo da ascoltare, perché é ingiusto e sbagliato negare il patriarcato, come ha fatto il ministro Valditara sostenuto purtroppo anche dalla premier Meloni. Ecco, credo che il miglior modo di celebrare il 25 novembre sia di riconoscere che il patriarcato esiste ed é ciò che genera ancora discriminazione, cultura del possesso, rapporti di potere asimmetrici tra uomini e donne e violenza domestica, sessuale e femminicidi”.
Lo dice il senatore Andrea Martella, segretario regionale del Pd Veneto. “Su questo – prosegue Martella – è necessaria una presa di coscienza degli uomini, un’assunzione di responsabilità. Vogliamo per esempio che al più presto venga approvata in Senato una legge sulle molestie sessuali con l’aggravante dei luoghi di lavoro e di studio. Si era arrivati a un accordo bipartisan per portarla in Aula proprio in occasione del 25 novembre, invece la Lega sta facendo melina. Ma sulle le leggi che servono alla donne per difendersi dalla violenza maschile non ci si può dividere”.