“Con il decreto carburanti è stato commesso un clamoroso errore di analisi. E molto lascia pensare che sia un errore voluto dal momento che è stata data la colpa della crescita dei prezzi a presunta speculazione da parte degli operatori e non, come è evidente, per la decisione del governo di mettere uno stop agli sgravi sulle accise”. Lo ha detto il sen. Andrea Martella intervenendo in dichiarazione di voto per il Pd.
“Si è così criminalizzata un’intera categoria agli occhi dell’opinione pubblica – ha aggiunto – Sono stati fissati ingiustificati nuovi oneri per i distributori di carburanti, ingenerata una confusione negli automobilisti alle prese con nuovi cartelli con un conseguente livellamento dei prezzi verso l’alto”.
“Altro che il governo del popolo, altro che i video sui social nei quali la premier tuonava contro il funzionario del fisco – ha sottolineato – Era facile allora dire che le accise dovevano essere abolite, oggi la premier si accorge che è più facile guidare una city car che un grande Paese come l’Italia”.
“La destra scopra la responsabilità e metta da parte l’antica abitudine di promettere l’impossibile – ha concluso Martella – perchè scaricando le colpe sugli altri il conto lo pagano sempre i cittadini. Sarebbe una colpa immane se questo errore venisse commesso anche nella grande partita del Pnnr”.