Come mai non erano previste misure di sicurezza preventive per Massimiliano Mulas? Quali iniziative intende assumere il ministro per evitare che episodi di tale violenza e brutalità possano nuovamente verificarsi? Sono le domande contenute nell’interrogazione parlamentare che il senatore Andrea Martella, segretario regionale del Pd nel Veneto, ha rivolto al titolare del dicastero della Giustizia Carlo Nordio per fare luce sulla drammatica violenza sessuale avvenuta a Mestre ai danni di una bambina di 11 anni.
Dopo aver ricostruito i tragici fatti avvenuti il 10 aprile nella città veneta, il senatore Andrea Martella scrive che “Successivamente all’identificazione, è emerso che Massimiliamo Mulas, arrestato per il drammatico stupro, è già stato condannato nel 2002 a 4 anni e sei mesi di reclusione, per un tentativo di violenza sessuale ai danni di una turista; nel 2006 si è reso responsabile di altri due gravi episodi di violenza sessuale, compiuti nel giro di pochi mesi, ai danni di due giovani donne e che hanno successivamente portato ad una nuova condanna a 8 anni e tre mesi. Mulas ha finito di scontare l’ultima condanna nel 2021 ma si è reso protagonista, negli scorsi giorni, di nuove segnalazioni alle forze dell’ordine che, fermandolo per un controllo, lo hanno trovato in possesso di un coltello, denunciandolo in seguito per porto abusivo d’arma da taglio. Per questo chiediamo al ministro Nordio quali opportune azioni di competenza, nel dovuto rispetto della separazione dei poteri e per quanto di sua competenza, intenda intraprendere”.