“Sinceramente troviamo il comportamento
del Presidente della nostra regione abbastanza sconcertante. Ogni
giorno di più confonde il suo ruolo di presidente di una
istituzione della Repubblica con quello del
propagandista/illusionista che vive di finzioni. Solo così può
essere letta la lettera inviata alla Presidente del Consiglio
Giorgia Meloni, con cui lascia intendere l’avvio di un negoziato
per l’attribuzione delle materie ‘non Lep’. Si tratta di una
lettera che non ha nessun valore formale e che tra l’altro ha
ottenuto il risultato di scatenare le reazioni negative di altri
presidenti di regioni del Sud, appartenenti alla maggioranza, e
di esponenti di governo preoccupati degli effetti illusionistici
delle scelte di Zaia. Come abbiamo più volte denunciato la
riforma dell’autonomia differenziata voluta dalla Lega è una
legge sbagliata perchè lacera il rapporto inscindibile fra unità
della Repubblica e sviluppo delle autonomie secondo quanto
previsto dall’articolo 5 della Costituzione, e perchè, senza la
definizione dei LEP e senza risorse per la perequazione,
cristallizzerà solo le diseguaglianze del nostro Paese. Viene
quasi da pensare che la chiusura sul terzo mandato (per lui il
4o) lo porti a cercare lo scontro per coltivare la sua
visibilità. Siamo da sempre pronti a discutere di autonomia. Ma
l’autonomia a cui noi pensiamo, da anni, è quella ispirata ai
valori costituzionali della sussidiarietà, come ci ha ricordato
il Presidente Mattarella”. Così il senatore Andrea Martella,
segretario regionale del Pd del Veneto e Ivo Rossi, responsabile
Forum Autonomie del Pd Veneto.


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