“La sentenza della Corte costituzionale in materia di referendum sulla legge Calderoli è molto chiara. Il referendum interveniva per abrogare una legge, quella sull’Autonomia differenziata, che era già stata demolita da una precedente sentenza e dunque il quesito risultava perdere di significato. La sentenza chiarisce inoltre che l’attuazione di quella legge, nonostante le rassicurazioni del ministro degli affari regionali e delle autonomie, è sempre più lontana e complicata, anche perché le materie e le funzioni che possono essere oggetto di devoluzione sono estremamente limitate. Il governo dovrebbe fermarsi, riflettere, bloccare le intese in corso con le Regioni, e riscrivere tutto da capo. Ma sul serio, non con la solita propaganda ormai stucchevole con cui da sette anni ci raccontano che ormai ci siamo, l’autonomia è dietro l’angolo, tranquilli che adesso arriva – per poi scoprire che non era vero neanche stavolta”. Lo dice il senatore Andrea Martella, segretario regionale del Pd in Veneto.


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