‘La legge approvata, riconosce ai minori ‘il diritto alla continuità affettiva’. In questo modo si tutelano ancora di più i diritti del minore che nei casi di affidamento od adozione deve essere ascoltato dal giudice, altrimenti i provvedimenti in materia di potestà, affidamento ed adozione saranno considerati nulli’. Lo afferma la senatrice del Pd Donella Mattesini, capogruppo Pd in commissione Bicamerale Infanzia e Adolescenza, in merito all’approvazione avvenuta alla Camera della legge sul diritto alla continuita’ affettiva delle bambine e dei bambini in affido familiare. ‘La continuità affettiva – sottolinea Mattesini – diventa quindi ‘categoria giuridica’, fatto di straordinaria portata perché per i minori la ‘relazione affettiva’ è un bisogno primario insieme al bisogno educativo, oggi invece é proprio l’assenza di cura affettiva ed educativa la motivazione più ricorrente nei casi di allontanamento dei bambini dalla famiglia di origine. E’, inoltre, scientificamente dimostrato che l’assenza degli affetti sia caso di strutturazione di disagi che poi nel tempo diventano vere e proprie patologie. Finalmente con questa legge si verifica l’incontro positivo tra scienza, conoscenza e politica’. ‘Ora la sfida – aggiunge – è quella di rafforzare il sostegno alle famiglie affidatarie, anche in termini di servizi ed attività nei territori anche perché sono in crescita i fallimenti di affidi ed adozioni, così come sono troppi i minori ancora presenti in comunità (sono più del 60%), e per quanto le comunità siano ottime non ci sarà mai il calore, la relazione di una famiglia. Il diritto alla continuità affettiva, deve quindi impegnare le Istituzioni ad evitare che ci siano fallimenti negli affidi e nelle adozioni, perché i fallimenti sono causa di incancellabile dolore e sconfitta per ogni minore’, conclude la senatrice Pd.

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