“La piaga dei matrimoni precoci e forzati è una terribile violazione dei diritti umani delle bambine, È una vita rubata che spezza la possibilità di decidere il proprio destino e di migliorare il proprio futuro, che blocca un percorso scolastico e che compromette la loro salute psico-fisica”. Lo dice la senatrice Donella Mattesini, capogruppo Pd in commissione bicamerale Infanzia e Adolescenza, intervenendo in Aula nel dibattito sulle mozione di contrasto al fenomeno dei ‘matrimoni forzati’.
“Ogni anno – sottolinea Mattesini – sono 70mila le bambine che muoiono per cause legate alla gravidanza precoce. I paesi in cui è massicciamente praticato il matrimonio forzato sono anche i paesi in cui è elevatissimo il ricorso alla pratica dell’infibulazione. Le conseguenze del matrimonio precoce va oltre le vite delle spose bambine colpendo anche le generazioni successive alla loro. I figli di una madre analfabeta, non avranno a loro volta un facile ingresso nella scuola, la abbandoneranno facilmente, si sposeranno giovani ed inizieranno così un nuovo circolo vizioso di povertà e di negazione dei fondamentali diritti umani. Noi vogliamo spezzare questo circolo vizioso restituendo alla bambine il loro diritto ad essere bambine e di crescere diventando donne libere e autonome. La comunità internazionale – aggiunge – si è impegnata a mettere fine ai matrimoni precoci entro il 2030, ma se il trend attuale continuerà, nel 2030 avremo 950 mln di spose bambine. Serve quindi una grande battaglia in primo luogo culturale e serve non chiudere gli occhi sui casi di matrimonio forzato che accadono anche nel nostro Paese come ci segnalano tante associazioni. Ci vuole un assunzione di responsabilità collettiva anche attraverso l’approvazione della legge sulla cittadinanza il proseguimento della cooperazione internazionale e la promozione di adozioni a distanza”..
“Questa mozione – sostiene Mattesini – è importante perché impegna il governo ad attivarsi nelle sedi internazionali per garantire il rispetto della convenzione dell’infanzia e dell’adolescenza e per chiedere di configurare il matrimonio forzato quale nuova fattispecie delittuosa. A questo proposito rivolgo un appello al governo perchè sostenga la battaglia di Amnesty international per salvare dalla Pena di morte Zeinab Sekaanvand, una delle15 mln di spose bambine condannata perché a 17 anni avrebbe ucciso il marito dopo mesi di violenza fisica e psichica. Sarebbe un importante atto da parte del governo e un segnale significativo di una presa di coscienza collettiva contro una terribile violazione dei diritti delle bambine”, conclude la senatrice Pd.