Da sanità aretina esempio che mette in sinergia medici, servizi sociali e famiglie
‘Il dibattito di questi giorni intorno alla campagna sulla Sla ha fatto emergere un’esperienza virtuosa e all’avanguardia del nostro Paese, quella del dott. Bigoli e della sanità aretina, citata anche nel suo intervento dal presidente del Consiglio. Si tratta di un una sottolineatura importante perchè indica una precisa direzione che il nostro Paese può adottare per affrontare questa, come molte altre, malattie degenerative’. Lo dichiara la senatrice del Pd Donella Mattesini.

‘In particolare – aggiunge – è bene sottolineare che questa è un’esperienza consolidata, che va avanti da più di dieci anni, fondata sull’integrazione socio-sanitaria e che vede lavorare in sinergia medici di medicina generale, medici specialistici, servizi sociali, volontariato e famiglie in un nuovo rapporto tra ospedale e territorio. Un sistema che garantisce la sicurezza delle cure e, nel contempo, la domiciliarità, con un forte risparmio per il servizio sanitario nazionale’.

‘Faccio mio quindi – conclude Mattesini – l’appello del direttore generale della Asl 8, dott. Desideri, di adottare questo modello ormai consolidato in tutta la Regione Toscana e sull’intero territorio nazionale. La politica deve sostenere questi modelli organizzativi virtuosi che uniscono risparmio di risorse, e soprattutto pongono le famiglie e i malati al centro del sistema di cura, grazie alla dedizione, alla grande professionalità e capacità innovativa di tutti gli operatori sociali e sanitari’.

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