‘Auspico che nel 2015 possano completare iter ddl sui diritti’
‘Nella sua relazione il ministro Andrea Orlando ha presentato interventi ed esiti di un disegno complessivo e ampio di riforma della Giustizia, nella convinzione che gli annosi problemi del settore non possono essere affrontati in modo frammentario, proprio per rimuovere in modo strutturale e definitivo il problema dell’efficienza e dei tempi di risposta sia nel settore civile che in quello penale. Quest’anno, l’inaugurazione dell’anno giudiziario coincide con l’avvio di una stagione di riforme e di innovazioni legislative, che ha ottenuto il riconoscimento del vicepresidente della Commissione europea Katainen. Il ministro ha predisposto una revisione complessiva dei modelli organizzativi di funzionamento della macchina amministrativa’. Lo dice la senatrice del Pd Pina Maturani, vicepresidente del gruppo del Pd.

‘I diversi interventi compiuti – spiega Pina Maturani – mostrano la correttezza di un approccio fondato sull’analisi degli arretrati e sull’individuazione delle ragioni della diversificazione di rendimento tra i diversi uffici giudiziari. Sul piano della giustizia civile, il censimento compiuto con la predisposizione del progetto Strasburgo 2 costituisce certamente un passaggio importante per delineare gli interventi, tra cui ricordiamo il processo civile telematico obbligatorio, la media-conciliazione, il trasferimento del processo al giudizio arbitrale e la negoziazione assistita. Si tratta di interventi che vanno accompagnati con ulteriori misure per ridurre a monte il numero dei procedimenti civili a carico di ciascun magistrato. Sul piano della giustizia penale, è chiaro che i fatti di Parigi richiamano l’adeguamento degli strumenti normativi. Condividiamo le misure annunciate dal ministro: un ddl per la prevenzione e repressione dei fenomeni terroristici di matrice internazionale, con la previsione di un reato specifico per chi organizza o sostiene i trasferimenti all’estero di possibili terroristi. In merito alla lotta alla criminalità organizzata e alla corruzione l’inasprimento delle pene e l’aumento dei tempi di prescirizione sono interventi ineludibili. Sul fronte della situzione del sovraffollamento nelle carceri, oltre all’uscita dallo stato di emergenza, registriamo che la diminuzione del numero dei detenuti è corrisposto l’aumento del numero delle misure alternative alla detenzione segno che la sicurezza dei cittadini non è stata messa a rischio. Il mio auspicio da parlamentare è che, nel corso del 2015, possano terminare l’iter i provvedimenti per un nuovo assetto in tema di diritti: penso soprattutto al disegno di legge sulle Unioni civili, quello sull’Omofobia e sul Divorzio breve attualmente all’esame della Commissione Giustizia del Senato’.

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