‘Un atto di coerenza con il dettato costituzionale e di aderenza al ruolo effettivamente svolto dalle donne nella società e nelle istituzioni’. Lo chiede in una nota Pina Maturani, vice Presidente Pd di Palazzo Madama intervenendo in merito alle misure sulla rappresentanza di genere contenute nel testo base sulla riforma elettorale. ‘Non si può – prosegue nella nota la vice presidente Pd – stabilire che nessun sesso può essere rappresentato nella misura superiore al 50% pena l’inammissibilità della lista stessa, per poi aggiungere che nelle liste vi è una presenza consecutiva di due a due. Oltre ad essere incoerente con quanto affermato prima, questa disposizione ha il sapore amaro di una beffa. L’unico strumento valido e consolidato per garantire la presenza paritaria nelle liste bloccate é il vincolo di alternanza di genere anche per i capolista. Ogni altra diversa misura non garantirebbe una piena agibilità politica delle donne nelle istituzioni e sarebbe in aperta violazione del principio antidiscriminatorio così come scolpito dal dettato costituzionale’. ‘Auspico vivamente – aggiunge la senatrice – che nel corso dell’iter parlamentare queste disposizioni vengano corrette con l’impegno trasversale di tutte le forze politiche. Non si recupera autorevolezza alla politica senza atti di coerenza e trasparenza verso il corpo elettorale di questo Paese, composto tanto per esser chiari, di donne e di uomini in egual misura’, conclude Pina Maturani.

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