“Continuo in quest’aula la nostra staffetta per ricordare le vittime di femminicidio e ricordare così al Parlamento e al Paese l’urgenza di arginare la violenza nei confronti delle donne. Nel ricordare con dolore Michela Di Pompeo, insegnante di italiano uccisa il primo maggio al centro di Roma dal compagno, che si è poi costituito, voglio lanciare un appello. E’ un appello al governo e in particolare alla sottosegretaria alle pari opportunità perché continui la sua opera per la piena e accurata attuazione del piano antiviolenza. Ma è anche un appello ai media, perché si smetta, anche solo con un linguaggio sbagliato, di giustificare gli assassini e di colpevolizzare le donne”. Lo ha detto la senatrice Pina Maturani, vicepresidente del gruppo del Pd, nell’Aula di Palazzo Madama.

“Ed è un appello al Paese, uomini e donne – ha continuato Maturani – Sono state più di 120 le donne uccise nel 2016, non possiamo più accettare questa mattanza. E’ quindi anche e soprattutto un appello agli uomini che dicono che non sfiorerebbero una donna neanche con un fiore e che rifiutano la violenza contro le donne: fatevi visibili, accettate la responsabilità di questa battaglia al nostro fianco. Le denunce delle donne non aiutano a cambiare la cultura maschile – ha concluso la senatrice dem –  serve un impegno di tutti”.

 

 


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