‘Il percorso di riforme in materia di giustizia illustrato oggi dal ministro Orlando ci riempie di soddisfazione. E’ stato un anno difficile e complicato ed il ministero ha dovuto concentrarsi su alcune emergenze che da tempo affliggevano l’Italia, come il sovraffollamento delle carceri. Ma il bilancio complessivo del primo anno di lavoro ci segnala che non ci si è solo soffermati sulle urgenze: grazie all’approvazione di tre decreti, cinque disegni di legge e quattro Commissioni di studio avviate, la giustizia italiana sta finalmente cambiando pelle’. Lo afferma Pina Maturani, vicepresidente del Gruppo Pd al Senato.
‘Orlando e il Governo hanno dimostrato di saper ascoltare tutti, dalle associazioni di categoria, all’Avvocatura, al Csm. Un metodo vincente, di continuo raccordo con il Parlamento, che alla fine ci consegna un risultato straordinario, a dispetto di quanti pensavano che non ce l’avremmo fatta. Il lavoro svolto in quest’ultimo anno, e di cui già oggi iniziamo a raccogliere i primi frutti, ci sprona ad andare avanti e a fare ancora meglio. Tante sono le cose ancora da affrontare, penso al provvedimento sulla prescrizione, a quello sulle intercettazioni e alle tante questioni che riguardano la giustizia civile. Sono certa – conclude Maturani – che questo sia solo il primo passo di un lungo percorso di riforme che permetteranno di giungere ad una giustizia vista non più come problema e freno ma come volano della competitività del nostro Paese’.
‘Orlando e il Governo hanno dimostrato di saper ascoltare tutti, dalle associazioni di categoria, all’Avvocatura, al Csm. Un metodo vincente, di continuo raccordo con il Parlamento, che alla fine ci consegna un risultato straordinario, a dispetto di quanti pensavano che non ce l’avremmo fatta. Il lavoro svolto in quest’ultimo anno, e di cui già oggi iniziamo a raccogliere i primi frutti, ci sprona ad andare avanti e a fare ancora meglio. Tante sono le cose ancora da affrontare, penso al provvedimento sulla prescrizione, a quello sulle intercettazioni e alle tante questioni che riguardano la giustizia civile. Sono certa – conclude Maturani – che questo sia solo il primo passo di un lungo percorso di riforme che permetteranno di giungere ad una giustizia vista non più come problema e freno ma come volano della competitività del nostro Paese’.