“Con Alfredo Reichlin se ne va un padre della sinistra italiana, un punto di riferimento per tanti di noi. Romano di adozione, alla nostra città ha sempre dedicato grande attenzione, fin dai tempi in cui, da direttore dell’Unità, fece del giornale uno grande strumento di denuncia del degrado delle periferie romane. Con il suo pensiero e la sua intelligenza ha accompagnato la crescita di una larga parte della classe dirigente della sinistra italiana formatasi nel dopoguerra. Dirigente a tutto tondo del Pci di Enrico Berlinger, ha accompagnato, sostenedola, la svolta dell’89, comprendendo le difficoltà che la sinistra italiana ed europea viveva nell’affrontare le sfide derlla globalizzazione. Tra i costruttori del Pd ha speso i suoi ultimi anni sollecitandolo, con le sue riflessioni, a costruirsi quella cultura politica originale e riformista e quel profilo di partito ‘per’ la nazione che può e deve essere l’architrave del sistema politico italiano. Se ne va un maestro, un intellettuale, un protagonista della storia italiana. Alla sua famiglia vada il nostro più sentito cordoglio”. Così Giuseppina Maturani, vice presidente del gruppo del Pd al Senato, commenta la scomparsa di Alfredo Reichlin.
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