“Il ddl Cirinnà è un provvedimento frutto di un buon compromesso e che ha come scopo prioritario di prevedere diritti per chi, oggi, nel nostro Paese non ne ha. Ed in questi diritti vi sono quelli fondamentali dei bambini e delle bambini in particolare quello alla stabilità affettiva, prioritario interesse delle loro vite”. Lo dice la senatrice Pina Maturani, vice presidente del gruppo PD, nel suo intervento al dibattito sulle Unioni Civili in corso al Senato.
“Il nostro Parlamento – continua – si trova di fronte a un’importante prova di civiltà e di rispetto dell’evoluzione della società e del principio di uguaglianza. Per fare questo l’impianto della legge deve tenere conto dei punti più significativi di questo ddl ovvero la facoltà di adottare il figlio biologico del partner e il riconoscimento della reversibilità, che, come chiarito definitivamente dal Mef gode di un’adeguata copertura finanziaria. Diversamente non solo approveremmo una legge con macroscopici difetti di costituzionalità, ma finiremmo con il replicare la disastrosa esperienza della legge 40, solo che ad essere smantellata pezzo a pezzo sarebbe una legge che porterebbe la nostra firma”.
“La nostra classe politica – sottolinea Maturani – è oggi a un bivio, il tempo delle decisioni non è più rinviabile e non è più accettabile che il nostro vuoto sia colmato dalla giurisprudenza. Serve un nostro scatto, serve la forza di traghettare l’Italia in un tempo nuovo, tanto più in una legislatura che ci ha chiamato a ridefinire l’impalcatura di questo Stato. Pensare di farlo senza passare dalla strada del riconoscimento dei diritti, dalla costruzione di uno spazio pubblico inclusivo, dove possano trovare piena cittadinanza le differenze tutte, sancirebbe l’ennesima sconfitta di un’intera classe dirigente, la nostra”, conclude Maturani.