“Nella tarda serata di ieri la ministra Bernini mi ha dedicato una nota volgare e offensiva, che comunque contiene diverse notizie: la prima, per cui dovrei persino ringraziarla, è che non mi ha querelato, a differenza di quanto è abituato a fare qualche suo collega nei confronti di chi lo critica. La seconda è che considera il termine ‘orbaniano’ sostanzialmente un insulto, così distante da lei da ricoprire di ignobili contumelie chi le ricorda in cosa consista – e anche questa è una novità per il suo governo. La terza è che ritiene di eccellere in senso dell’ironia, forse pensando che questo possa bilanciare l’arroganza e l’assenza di buona educazione. Quel che è certo, e che non fa proprio ridere nessuno, è che Bernini sta riportando l’università italiana indietro di qualche decennio, come dimostra la protesta degli atenei, delle società scientifiche e dei ricercatori: tagli per quasi 1 miliardo entro il 2027, reintroduzione del turnover, precarizzazione della funzione docente sono misure pesantissime che compromettono il futuro dell’università e della ricerca nel nostro Paese, e delle quali la ministra porta per intero la responsabilità politica”. Così in una nota il senatore del Pd Marco Meloni, membro della Commissione affari costituzionali e questore di Palazzo Madama.


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