“Ci sono stati i primi mesi di governo
Meloni in cui si e’ voluta dare l’idea di un governo
responsabile. Ormai pero’ prevalgono la pulsione dirigista,
populista, familista. La crescita si e’ fermata, si apre un
inverno di recessione, occupazione feroce del potere e nessuna
fiducia nell’Europa e nel Pnrr, lo strumento che i partiti di
centrosinistra hanno dato all’Europa. Di fronte a questo, c’e’
bisogno di un Pd che dia una prospettiva di governo all’Italia,
lo dobbiamo fare passando dalle urne, non da soli, ma e’ il
nostro obiettivo prioritario. Non possono esserci due partito,
un Pd e un partito ombra. Cerchiamo di essere rigorosi su
questo. Noi siamo qui per evitare una deriva di questo genere”.
Lo dice il senatore dem Marco Meloni partecipando all’iniziativa
dei neo-ulivisti “Crea! L’Italia che faremo”, a Iseo. “Il Pd non
deve rinunciare all’obiettivo di una cultura unitaria. Il Pd e’
uno solo, ha una sola segretaria, e si suoi organismi dirigenti.
Il congresso e’ stato fatto molti mesi fa, dobbiamo riconoscere
che c’e’ una piattaforma che ha vinto e quella va sviluppata”,
aggiunge Meloni. “Ci siamo chiamati neo-ulivisti perche’ quella
stagione ha segnato una cesura fondamentale alla storia
italiana. Alle scorse elezioni abbiamo corsa il rischio di
essere smembrati, come in Francia. parlare di Ulivo oggi vuol
dire parlare di cose molto ben identificabili: vuol dire una
idea di democrazia competitiva e decidente, vuol dire
pragmatismo e cittadino arbitro, significa apertura della
societa’ e conoscenza dell’Italia profonda”.


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