“Faremo una opposizione durissima”. Lo assicura il senatore e coordinatore della segreteria del Partito democratico Marco Meloni, dopo la presentazione della squadra del governo guidato dalla leader di FdI. Intervistato da La Stampa, il coordinatore sostiene che “le forze di opposizione devono creare una prospettiva di governo opposta rispetto a questa e devono farlo insieme”, “nel Parlamento e nel Paese”. Niente nuova unità nazionale in caso di caduta del governo. La “proposta alternativa – afferma il dem – deve avere una legittimazione dal voto popolare”. Il Pd invita il Terzo polo a “coordinare le opposizioni”. “La campagna elettorale è finita” e “l’avversario non è il Pd ma questa ultra-destra reazionaria – ricorda Meloni -. Chi non vuole realizzare questo disegno, dopo aver favorito la loro vittoria il 25 settembre, rischia ora di consolidare la maggioranza”. L’esecutivo appena nato è definito un “governino con i piedi di argilla e conflitti di interessi in alcuni casi lampanti”. Secondo il senatore, “c’è un grande problema di credibilità internazionale, di qualità e autorevolezza nella sua composizione”. “Sul tema dei diritti c’è da piangere, ma soprattutto da combattere – afferma il dem -. Questo governo è un gigantesco salto all’indietro, ha un approccio oscurantista”. Sugli audio di Berlusconi, chiede chiarezza a Tajani. “Vorrei sapere se ha applaudito le parole di Berlusconi”. Se “sarà fedele al Paese”, afferma, “la conseguenza dovrebbe essere l’uscita da Fi”