“Scopriamo oggi che Tajani, coordinatore di Forza Italia, ha deciso di occuparsi della Sardegna. Non certo per chiedere scusa ai sardi per l’assoluto disinteresse del governo di cui è vicepremier nei confronti della nostra isola – zero sull’attuazione del principio costituzionale di insularità, risorse sottratte alle zone interne e al contrasto allo spopolamento, totale disprezzo per le prerogative della Regione in materia di energia, giusto per citare alcune delle più eclatanti – e per annunciare un cambio di passo, ma per chiedere lo scioglimento del Consiglio regionale.
Tutto questo, secondo lui, sulla base di una decisione di un organo amministrativo e nel pieno di una vicenda giudiziaria e politica che richiede rispetto e responsabilità da parte di tutti. Come merita rispetto il voto espresso dai cittadini sardi il 25 febbraio 2024.
Sorprende che a parlare in questi termini sia chi, in un’altra stagione politica, era pronto a far saltare governi pur di evitare la decadenza del senatore Berlusconi dopo una condanna in via definitiva. Questo novello furore giustizialista di Forza Italia – il partito delle leggi ad personam e della separazione delle carriere per umiliare il potere giudiziario – appartiene alla categoria del ridicolo. Passando alla realtà, oggi abbiamo avuto la conferma che per questo governo la Sardegna è come il peso di Tajani nelle vicende internazionali: irrilevante”, così in una nota il Senatore sardo del Partito Democratico Marco Meloni.