“Non possiamo minimizzare, derubricare, sorridere: dicendo “è pazzo”. Stiamo parlando del presidente degli Stati Uniti d’America, che – esattamente come pretende che l’Ucraina, un Paese invaso e distrutto, ceda le sue risorse minerarie a chi, dopo averne sostenuto la resistenza, si trasforma nel suo carnefice – oggi offende la memoria di decine di migliaia di vittime civili innocenti, tra le quali migliaia di bambini, irridendoli e sostenendo l’inconcepibile deportazione di un popolo, quello palestinese, che da decenni lotta per il diritto ad avere uno Stato.
A Gaza, decine di migliaia di persone sono state uccise in una campagna militare che ha violato il diritto internazionale; una decisione del governo di estrema destra israeliano che ora si illude di poter risolvere il conflitto medio-orientale con la violenza e la deportazione. Tutto questo non ha nulla a che vedere con la sicurezza di Israele – un principio che considero irrinunciabile – né con la condanna, assoluta, degli orribili crimini commessi il 7 ottobre 2023 da Hamas e di tutte le azioni terroristiche che mettono in discussione l’esistenza stessa dello Stato di Israele.
Mi aspetto che i Paesi storicamente alleati degli Stati Uniti – e tra questi, in primo luogo, l’Italia, e quindi la premier Giorgia Meloni – condannino con fermezza il piano trumpiano di pulizia etnica e trasmettano alla Casa Bianca un messaggio chiaro e inequivocabile: se gli Stati Uniti, da faro della democrazia e della libertà, scelgono di passare sul fronte della barbarie e delle autocrazie, non possono più essere considerati alleati. Prima ci rendiamo conto di questa realtà, meglio è.”, così in una nota il Senatore del Partito Democratico Marco Meloni.