Ci definiscono sabotatori, ci insultano sul web ma qui sono in gioco gli equilibri costituzionali
Senatore Corradino Mineo, i renziani sono infuriati. Colpa della promessa della minoranza di un Vietnam parlamentare. I vostri emendamenti, però, ci saranno. E difficilmente qualcuno dei ventisette senatori della sinistra dem tornerà indietro, giusto?
«Leggo i nomi dei firmatari del documento e non vedo ragioni per immaginare che qualcuno torni indietro. Renzi questo lo sa. Come sa che anche considerando i dieci verdiniani gli mancherebbero comunque una ventina di voti. Per questo prova a dividerci, a convincere dieci o quindici di noi a fare marcia indietro. Perché al momento, senza un accordo con Berlusconi, gli mancano i numeri».
E infatti Renzi e Orfini vi attaccano duramente.
«Ma è ovvio! Qua però non è un problema di correnti, né di posizionamento nel Pd. È in ballo la Costituzione. Con il combinato disposto Italicum-riforma costituzionale, infatti, stiamo consegnando al premier – grazie al premio di maggioranza – il controllo del governo, la scelta del Capo dello Stato e di cinque giudici costituzionali. È possibile, tutto questo? I renziani vogliono eludere questa domanda. E ci attaccano».
 Voi però volete stravolgere il ddl Boschi. Non è così?
«Senta, chiunque sia sano di mente capisce che andremmo soltanto ringraziati. Con il ddl Boschi si rompono gli equilibri costituzionali. Un anno e mezzo fa dicevo queste cose e mi prendevano per matto, oggi tutti i costituzionalisti – tranne Ceccanti, naturalmente – la pensano così. Badi bene, Renzì è coerente: lui pensa che solo con il controllo totale del governo le cose possano davvero cambiare…».
Ieri i renziani si sono scatenati contro il vostro piano di guerriglia parlamentare. Non hanno qualche ragione?
 «Non sa quanto insulti ho ricevuto sul web. Ci danno dei sabotatori. E da qui a settembre sarà un crescendo. Vengono fuori pure mezze figure del renzismo che non potrebbero dirigere neanche un condominio di periferia…. Però, davvero: chi è sano di mente dovrebbe solo dirci grazie».