‘Il decreto oggi all’esame dell’Aula del Senato affronta il tema della gravissima emergenza abitativa in tempo di crisi in modo serio e incisivo. E lo fa abbandonando la logica emergenziale, ma provando ad avviare politiche innovative che possono, nei prossimi anni, migliorare in modo significativo la situazione’. Lo ha detto il senatore del Pd Franco Mirabelli, relatore al dl casa, nel suo intervento nell’Aula di Palazzo Madama. ‘Le famiglie – ha proseguito Mirabelli – si sono impoverite e spesso hanno difficoltà a trovare soluzioni abitative sostenibili e a mantenere la stessa casa di residenza. Di fronte a queste nuove difficoltà, il modello di intervento pubblico basato sui grandi quartieri popolari e schiacciato sull’edilizia residenziale pubblica, non funziona più. Sono venute a mancare le risorse garantite dai fondi Gescal e sono anche cambiate le esigenze abitative. La cifra delle misure si può riassumere così: politiche per aumentare la disponibilità di abitazioni in affitto a canone concordato; stanziamento di risorse perché Comuni e Iacp rimettano in circolo le migliaia di appartamenti pubblici vuoti perché inabitabili; più risorse per i fondi a sostegno degli affitti e per la morosità incolpevole; promozione dell’affitto conveniente con la cedolare secca ridotta al 10% per i canoni concordati; coinvolgimento dei privati nella realizzazione di alloggi sociali. Si tratta di norme – ha concluso Mirabelli – sulle quali si è registrato un ampio consenso nelle commissioni e per questo ne auspichiamo una rapida approvazione’.

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