“Nell’Europa che sceglie di fare dei diritti civili una priorita’ fondamentale” sul ddl Zan “non ci possono essere ambiguita’. O si sta con con chi difende e afferma i diritti civili o con Orban e Morawiecki. La Lega chiarisca e non abbia paura di affrontare la discussione in commissione Giustizia al Senato”. Cosi’ su Facebook il vicepresidente dei senatori del Pd Franco MIRABELLI. “Per impedire che la legge che punisce l’omotransfobia, gia’ approvata alla Camera, sia definitivamente approvata al Senato stanno intervenendo i leader di Lega e Fratelli d’Italia utilizzando argomenti che nulla hanno a che fare col merito del disegno di legge. La tesi sostenuta, buon ultimo anche il presidente della commissione Giustizia Ostellari che dovrebbe invece avere un ruolo di garanzia, e’ che ci sarebbero problemi piu’ importanti da affrontare e che non interessa agli italiani tutelare le persone lgbt”, aggiunge.

“Invece e’ proprio per questo che e’ ancora piu’ importante che da mercoledi’ si inizi a discutere del provvedimento. La questione dei diritti civili – continua MIRABELLI – non puo’ essere secondaria per nessun governo e, tanto meno, per il Parlamento e sarebbe grave se fosse divisiva. Di questo stiamo discutendo. Matteo Salvini ha incontrato negli scorsi giorni i leader di Ungheria e Polonia anticipando la costruzione di un gruppo e di un percorso comune. Se la Lega condivide le posizioni retrive sui diritti civili di quei due leader politici esca dall’ambiguita’ e lo ammetta. Se condivide la scelta di Orban di cambiare la Costituzione per cancellare le coppie omosessuali o quella di istituire zone gay free, lo dica e motivi cosi’ la contrarieta’ alla legge Zan. Non c’e’ bisogno di ricorrere ad argomenti inesistenti come la scarsa importanza del tema o la inventata introduzione di reati di opinione”, conclude l’esponente dem.


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