“Penso che in Parlamento interverremo a compensare l’aumento del Prelievo unico erariale sui giochi con una riduzione del payout. Condivido gli interventi sul settore contenuti nella manovra in discussione alla Camera, come la tassazione sulle vincite, che può rappresentare un disincentivo al gioco. L’intervento sul Preu è una misura coerente con la decisione del Governo di ridurre in maniera drastica il numero degli apparecchi da gioco”. Lo dice il senatore del Pd Franco Mirabelli, primo firmatario del ddl di riforma del settore dei giochi, in un’intervista al giornale online PressGiochi.it
“La proposta di accordo offerta dall’Esecutivo alla Conferenza unificata – prosegue Mirabelli – costituisce un buon punto di equilibrio dopo due anni di discussione: riduce offerta e domanda di gioco, taglia drasticamente il numero delle sale giochi, toglie definitivamente le slot da bar, ristoranti e tabacchi e aumenta i controlli e gli strumenti di prevenzione. Dalla trattativa rimanevano fuori solo orari e distanze dei punti gioco dai luoghi sensibili: i 150 metri vanno incontro alle richieste delle Regioni e degli enti locali. Ora si deve cogliere questa occasione per chiudere la partita con un provvedimento che rappresenta una vera e propria riforma del gioco, e che va nella giusta direzione. L’alternativa è l’immobilismo. Le scelte proposte dal governo servono anche a garantire . Con le sale dedicate c’è la possibilità di rendere il gioco sicuro e controllato”.