“È davvero preoccupante ciò che sembra emergere dall’inchiesta che ha visto l’arresto del garante dei diritti dei detenuti di Napoli che sarebbe coinvolto in un traffico di droga e e avrebbe introdotto telefoni cellulari nel carcere di Poggioreale. La figura del garante dei detenuti è sempre più importante in una fase in cui i suicidi in carcere e i ripetuti episodi di violenza dimostrano la necessità di tutelare i diritti e garantire la qualità della detenzione negli istituti di pena. La vicenda di Napoli rischia di screditare il lavoro di tanti garanti regionali e nelle grandi città. È venuto il momento di normare, come si è fatto per il loro accesso al 41 bis, la materia, definendo requisiti e funzioni dei garanti locali. La figura del garante nazionale è un istituto riconosciuto con poteri e strumenti chiari e funziona. I garanti locali devono poter intervenire negli istituti del territorio di competenza e devono essere persone qualificate e dalla condotta specchiata. Una legge che chiarisca caratteristiche e incompatibilità è ormai necessaria anche per evitare che una figura che può davvero aiutare a tutelare i diritti di chi vive in carcere, venga confusa e banalizzata come l’ennesima casella da attribuire nell’attribuzione degli incarichi in un’amministrazione locale”. Così in un post su Facebook il senatore del Pd Franco Mirabelli.
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