Interrogazione dem a Nordio
“A due mesi dalle dimissioni di Giovanni Russo da capo del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, non è ancora stato nominato formalmente il suo sostituto. Come riportato da fonti giornalistiche, sulla scorta di quanto affermato da fonti vicine al Ministero della Giustizia, l’incarico dovrebbe passare alla vice di Russo, Lina Di Domenico, già in passato numero due al dipartimento con Francesco Basentini, sebbene la nomina non sia ancora stata formalizzata. Il nominativo della sostituta sarebbe stato annunciato senza rispettare la prassi istituzionale per cui ne viene data comunicazione al Presidente della Repubblica, che, in quanto capo delle Forze Armate, è tenuto a firmare il decreto di nomina. Questa mancata nomina riflette quindi uno stallo dovuto a uno sgarbo istituzionale di cui sono responsabili il Ministero della giustizia e, in particolare, il sottosegretario alla Giustizia, che ricopre l’incarico con delega all’amministrazione penitenziaria.
L’assenza di un incarico formale a chi dovrebbe occuparsi dell’amministrazione degli istituti di pena aggrava ulteriormente la situazione drammatica in cui versa il sistema penitenziario del nostro Paese: il sovraffollamento, la mancanza di servizi essenziali, la carenza di personale, l’insufficienza e l’inadeguatezza delle strutture, le criticità nell’assistenza sanitaria, il numero record di 89 suicidi nel solo 2024, rischiano seriamente di mettere in discussione i diritti fondamentali della persona e di compromettere la funzione di reinserimento sociale che la Costituzione indica come coessenziale all’esecuzione delle pene. Per questo motivo, insieme ai senatori dem della commissione Giustizia, ho presentato una interrogazione al Ministro della Giustizia con la quale chiedo di sapere ‘quali siano le ragioni che stanno comportando un tale ritardo nella nomina del nuovo capo del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria’, e ‘entro quali tempi il Ministro in indirizzo intenda procedere alla nomina del nuovo capo del DAP nel rigoroso rispetto di tutti i passaggi istituzionali che tale nomina comporta’”. Così il senatore Franco Mirabelli, vicepresidente dei senatori del Pd.