Franco Mirabelli, vicepresidente dei senatori Pd, Nando dalla Chiesa apre a Letizia Moratti e dice di andare a vedere il programma. E d`accordo?

«Sono legato a Nando da una lunga amicizia e mi sono interrogato sulle sue parole oggi, come avevo riflettuto su altre dichiarazioni simili dei giorni scorsi. Continuo a pensare che sbaglino e che la proposta di Moratti per il centrosinistra non è una proposta accettabile. Gli elettori non capirebbero».

Perché?

«Per due ragioni. La prima è legata alla storia assolutamente dignitosa di Moratti, ma tutta interna al centrodestra. E stata ministro del governo Berlusconi, sindaco del centrodestra a Milano, presidente della Rai per il centrodestra. Ma è stata, e cito la stessa Moratti, colei che era convinta di aver ricevuto la promessa di fare il candidato presidente per il centrodestra. Mi pare evidente che non c`è stata nessuna scelta di rottura con il centrodestra se non dopo le elezioni politiche e solo per avanzare la propria candidatura non potendo farlo con il centrodestra».

Seconda ragione?

«Per la prima volta in Lombardia il centrodestra si rompe. Si candidano il presidente e il vicepresidente della giunta. Non credo che il problema per il centrosinistra sia sostenere chi è meno in continuità con un`esperienza politica che soprattutto sulla sanità riteniamo sia stata profondamente
negativa».

Ma non è che anche qualcuno del Pd ha promesso a Moratti di sostenerla?

«Non credo. Non mi risulta che nessuno del Pd lo abbia fatto».

Cosa deve fare adesso il Pd?

«I nostri elettori ci chiedono di scegliere un candidato e di sceglierlo in fretta. Un candidato che metta insieme la coalizione più ampia possibile e che entri subito in campo contro Fontana e Moratti. Di fronte al disastro della giunta Fontana su sanità, casa e trasporti c`è lo spazio per vincere».

Addio primarie una volta per tutte?

«Il percorso è quello indicato dall`assemblea e ribadito in direzione: se la coalizione cambia idea si potranno fare le primarie, altrimenti scegliamo un candidato in fretta. Quello che non può esistere è l`idea di un candidato che nasce dal Pd e che isola il Pd. Sono per le primarie ma devono essere di coalizione. Le primarie che segnano ancora una volta la corsa solitaria dl Pd sarebbero un errore».

Un candidato c`è già e risponde al nome di Pierfrancesco Maran.

«Anche ieri sono state valutate una serie di ipotesi tra cui anche Maran. Ma lasciamo lavorare la coalizione. Credo che dobbiamo fermarci tutti e stare dentro i percorsi dei gruppi dirigenti e della coalizione, smettendola con le fughe in avanti».

Il Terzo Polo sta tentando di cannibalizzare il Pd?

«Ritengo che il Terzo Polo avesse l`opportunità di sostenere insieme a noi una candidatura forte come quella di Carlo Cottarelli e che quella candidatura di fronte a un centrodestra diviso avrebbe avuto una forza notevole. Penso anche che il Terzo Polo dovrà spiegare ai suoi elettori come dopo essere stato all`opposizione della Moratti ed è tuttora all`opposizione della giunta Fontana, sostenga l`ex sindaca di Milano senza neanche aver chiarito quali siano gli elementi di discontinuità che Moratti metterebbe in campo nella sua proposta politica».


Ne Parlano