“Quanti Salvini ci sono? Uno dice bugie per presentarsi come campione di lotta ai boss, l’altro vuole sospendere il codice antimafia.
La “bestia” di Matteo Salvini sta facendo girare un suo messaggio video in cui, indignato, definisce vergognoso il fatto che il governo stia liberando i boss mafiosi. L’unica cosa vergognosa è la strumentalità indecente con cui un ex ministro degli Interni, che sa bene che nessun provvedimento di questo governo ha concesso gli arresti domiciliari per i reati di mafia, racconta cose false per suscitare rabbia e indignazione. L’unico detenuto al 41 bis liberato ha da scontare 10 mesi di reclusione e, essendo malato oncologico in terapia chemioterapica, è stato posto agli arresti domiciliari per motivi di salute dal magistrato di sorveglianza che ha utilizzato norme da sempre presenti nel nostro ordinamento. Si può discutere dell’opportunità del provvedimento e chiedere, come abbiamo fatto, chiarezza, ma la speculazione fatta dalla Lega è inaccettabile. Ma di fronte a questa vicenda sorge spontanea una domanda: quanti Salvini ci sono? Perché lo stesso giorno mentre un Salvini indignato chiedeva rigore contro le mafie un altro, altrettanto deciso, riproponeva la sospensione del codice antimafia e di tutte le norme di contrasto alle infiltrazioni criminali. Al solito il capo della Lega lancia proclami contro le mafie ma nel concreto fa solo proposte che indebolirebbero lo Stato nella battaglia contro di loro”. Così su Facebook Franco Mirabelli vice presidente dei senatori del Pd e capogruppo dem in commissione Antimafia.


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