“Ci sono problemi? Sì, li si affronti
tutti insieme. Il governo invece di andare colpi di interviste
venga in Parlamento, metta le carte in tavola e dica con
chiarezza quali progetti intende cambiare, quali intende
mantenere, e come vuole rivedere i meccanismi di attuazione del
Piano”. “Noi non è che dobbiamo dare una risposta al M5S.
Noi siamo una forza di opposizione che ha a cuore gli interessi
e il destino del nostro Paese. Il Pnrr è fondamentale da questo
punto di vista. E siccome noi ci teniamo tantissimo, perché quei
200 miliardi di euro li abbiamo portati a casa noi, siamo i primi
interessati a che quei soldi vengano spesi e quelle riforme
vengano fatte”. “Allora – aggiunge – torno a ribadire il concetto:
noi siamo prontissimi a collaborare purché il governo
chiarisca che idee ha. Metta le carte in tavola e ci dica: questo
progetto può andare a termine, questo lo vogliamo rivedere e
sostituire con quest’altro progetto, questa procedura va rivista
perché non funziona. Perché questo è il lavoro che bisogna fare”
“Ci parlerò. Incontrerò De Luca,
incontrerò il sindaco di Napoli, incontrerò i dirigenti e i
militanti del Pd. Io parlo con tutti. Poi è chiaro che c’è un
mandato preciso che mi è stato attribuito da Elly Schlein: è
quello di intervenire in una situazione in cui durante il
Congresso si erano verificate cose non accettabili. Questo è il
tema. A partire dalle vicende del tesseramento di Caserta che
sono finite sui giornali e nei tribunali”. Lo afferma Antonio
Misiani, senatore del Partito Democratico, ad Agorà Rai Tre,
alla domanda se abbia parlato con il governatore della Campania
De Luca.


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