“Con Enrico Letta può avviarsi un percorso di rigenerazione del Pd. Ma togliamoci dalla testa che con la sua elezione i problemi svaniscano magicamente. Il gruppo dirigente del Pd deve recuperare coesione e solidarietà. Si è giocato troppo e troppo a lungo al pericoloso sport del logoramento dei leader”. Lo sostiene il senatore del Pd Antonio Misiani in vista dell’Assemblea nazionale di domenica prossima.
“Serve quindi una discussione aperta e alta – aggiunge – nella quale ognuno possa esprimere la propria sensibilità. Questo non deve voler dire arrivare a un unanimismo di pura facciata, ma creare un percorso che porti a un solido gruppo dirigente, capace di remare tutto dalla stessa parte. Non è una missione impossibile, avviene in gran parte delle realtà nel territorio”.
“L`Italia ha bisogno di un Pd che sia una grande forza di sinistra del ventunesimo secolo: ambientalista, europeista e riformista. Io credo che oggi più che mai serve un leader nella pienezza delle sue funzioni. Il congresso si farà nei tempi che verranno decisi dal nuovo segretario e dal suo gruppo dirigente. Oggi è assolutamente necessaria una discussione sull’Italia e non su noi stessi, nella nuova fase aperta dal governo Draghi. Solo così il Pd – conclude Misiani – può continuare ad essere il punto di riferimento di quella larga parte del Paese che oggi non si riconosce nel populismo e nel sovranismo”.