“Il presidente di Confindustria Orsini ha ragione quando sollecita un Piano
industriale straordinario per l’Italia. Il governo, però, è fermo alla
propaganda. E, di fatto, ha abbandonato le imprese italiane al proprio
difficile destino”. Così Antonio Misiani, responsabile economia nella
segreteria PD. “Veniamo da 26 mesi consecutivi di calo della produzione,
una serie di settori strategici del Made in Italy sono in forte difficoltà
e i dazi di Trump – evidenzia l’esponente dem – rischiano di assestare un
colpo durissimo alle prospettive del nostro sistema produttivo, fortemente
dipendente dalle esportazioni. In questo contesto l’azione del governo
Meloni si è dimostrata del tutto inefficace o addirittura controproducente,
considerando gli aumenti di pressione fiscale sulle imprese, il nulla di
fatto sui costi dell’energia, il taglio drastico delle risorse per le
politiche industriali e il fallimento del programma Transizione 5.0. Anche
oggi – sottolinea – da Giorgia Meloni abbiamo ascoltato molte promesse,
tanti slogan, ma zero proposte concrete. Siamo ancora in attesa del
fantomatico piano di sostegno anti-dazi da 25 miliardi, così come della
revisione del PNRR, annunciata da mesi ma non ancora predisposta. Stendiamo
un velo pietoso sull’energia: il governo parla di disaccoppiamento ma non
ha la minima intenzione di mettere in discussione le rendite di posizione
dei grandi colossi energetici. Così non si può andare avanti. Le imprese
italiane – conclude Misiani – non possono più aspettare, il tempo delle
chiacchiere è finito”.