“Da notizie apparse sui mezzi di informazione apprendiamo di un difficile confronto interno a Pirelli per ridimensionare il peso dei soci cinesi, in relazione all’entrata in vigore della nuova normativa Usa sui “connected vehicles” che pone limiti di mercato alle aziende a predominanza di capitale cinese o russo. Come è noto, uno dei soci di Pirelli è Sinochem che detiene ben il 37% del capitale dell’azienda, di fatto controllandola. Secondo le notizie di stampa, il management di Pirelli si starebbe confrontando con i soci cinesi per ridurre la loro quota di capitale, con tensioni e ripercussioni sull’andamento del titolo in Borsa. Pirelli è una realtà strategica per il Paese. Per salvaguardare gli interessi e le prospettive dell’azienda è auspicabile che le parti trovino una soluzione condivisa. Il governo può e deve svolgere un ruolo importante. Nei mesi scorsi, infatti, è stato avviato un procedimento amministrativo nei confronti dei soci cinesi per una ipotesi di violazione delle regole della golden power. Per tutti questi motivi, presenteremo al più presto una interrogazione al governo. È opportuno che il ministro Urso venga in Parlamento a chiarire cosa pensa l’esecutivo e quali iniziative intende assumere per tutelare il futuro di Pirelli”. Così il senatore Antonio Misiani, responsabile economico del Pd.


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