“Questa manovra è una replica della precedente,
già insufficiente per affrontare le vere sfide del Paese. Il
taglio del cuneo contributivo è un dato positivo mugli scaglioni
Irpef siamo più perplessi: è una scelta che produce un risparmio
risibile. Meglio destinare queste risorse (4,3 mld) al
rifinanziamento della sanità che è l’altro grande punto debole di
questa manovra. Senza risorse, piani di assunzione e innovazioni
organizzative la sanità pubblica va dritta al collasso”. Lo ha
dichiarato il senatore Antonio Misiani, Membro della Commissione
Finanze di Palazzo Madama e responsabile Economia, Finanze,
Imprese e Infrastrutture del Partito Democratico, intervistato da
The Watcher Post.
“Il governo ha completamente abbandonato l’automotive, un settore
strategico che vale il 6% del PIL. Il fondo ereditato dal governo
Draghi è stato ridotto dell’80%: una scelta folle – aggiunge -.
Sull’edilizia era giusto terminare il superbonus ma andare a
ridimensionare drasticamente i bonus ordinari è un errore che
rischia di mandare in profonda crisi anche questo settore. Anche
sulla web tax e l’aumento della tassazione sulle criptovalute si
sta commettendo un errore, andando a colpisce solo le startup e i
giovani. Il piano Transizione 5.0 è valido, ma la burocrazia
rischia di renderlo inefficace. Serve un piano strategico
post-2026: non è chiaro cosa il governo voglia fare per sostenere
la crescita e la transizione energetica una volta esauriti i fondi
PNRR”.