“Stiamo discutendo un documento fantasma, fuori dalla legge di contabilità, una semplice fotografia dell’’esistente che non dice assolutamente nulla sul futuro del Paese. Eppure, il quadro economico è drasticamente peggiorato rispetto a quando è stato presentato il Piano strutturale di bilancio. La guerra commerciale scatenata da Trump rischia di portare gli Stati Uniti in recessione e colpisce in pieno la nostra economia. La crescita è bloccata. Il PIL nel 2024 si è fermato allo 0,7%, e le previsioni per il 2025 sono state tagliate della metà, allo 0,6%. La produzione industriale è in calo ininterrotto da 25 mesi. Peggiorano anche le disuguaglianze e la povertà”. Lo dichiara il senatore Antonio Misiani, responsabile economico del Pd, intervenendo in dichiarazione di voto a Palazzo Madama sul Dfp.
“Non è solo colpa del contesto internazionale: è anche perché il Governo ha sbagliato tempi e priorità. Sul PNRR – continua Misiani – si continua a dire che va tutto bene. Ma non è vero. I ritardi sono evidenti. Siamo a 64 miliardi spesi su 194 totali, a un anno e mezzo dalla conclusione del Piano. I cantieri vanno a rilento. Le riforme vengono annunciate, ma non si realizzano. Manca tutto: una politica industriale seria, un piano per la transizione ecologica, una strategia per il lavoro, per i giovani, per le imprese”. “In compenso – sottolinea il parlamentare – abbiamo l’obbrobrio giuridico della golden power contro UniCredit. Questo Paese ha bisogno di risposte concrete, non di narrazioni rassicuranti. Ha bisogno di un Governo che sappia dove andare. Basta annunci, serve una strategia vera. Serve un progetto per rilanciare il Paese, con investimenti, riforme e giustizia sociale al centro”. “Noi voteremo contro questo Documento di Finanza Pubblica, perché lo consideriamo totalmente inutile, una grande occasione persa”, conclude Misiani.