“Come Pd torniamo a ribadire in questa sede la richiesta che il presidente di Stellantis John Elkann, che ha assunto un ruolo esecutivo dopo le dimissioni dell’ad Tavares, venga in Parlamento. Non è più procrastinabile la sua venuta, perché dobbiamo sapere quali sono le intenzioni del nuovo gruppo dirigente, non possiamo aspettare certo la metà del 2025, quando i vertici della società hanno detto che rinnoveranno l’ad. Ma chiediamo anche che il governo venga in Parlamento e si assuma le proprie responsabilità. Nella legge di bilancio il governo ha compiuto la scelta gravissima di tagliare il fondo Automotive ereditato dal governo Draghi, portandolo da 5,8 mld a 1,2 mld. Sono state tagliate risorse preziose che dovevano sostenere la transizione di un settore decisivo dell’industria italiana. Il taglio è una decisione assurda, ancora più controproducente alla luce di quanto sta accadendo. Il governo si assuma la responsabilità, torni indietro rispetto a questa insensata decisione e si presenti al tavolo fissato per il 17 dicembre con fatti concreti come il ripristino delle risorse e strumenti di politica industriali indispensabili per affrontare questa crisi non a mani nude, ma secondo quanto chiedono le parti sociali”. Lo ha detto in Aula il senatore Antonio Misiani, responsabile Economia nella segreteria nazionale del Pd.
“Le dimissioni dell’ad Tavares – ha detto Misiani – evidenziano il drammatico fallimento del piano industriale da lui presentato e difeso a marzo 2022 di fronte alle commissioni industria di Camera e Senato. Non a caso il 18 ottobre le organizzazioni sindacali hanno proclamato unitariamente uno sciopero contro questa crisi, in assenza di risposte da parte della società e del governo. L’Automotive è un settore essenziale per il sistema produttivo dell’economia del nostro Paese, un settore che attraversa cambiamenti profondi. Siamo di fronte al crollo della produzione di Stellantis del 30% nel 2024, un obiettivo lontano anni luce da quello relativo a un milione di veicoli proclamato dal ministro Urso, sarà tanto se si arriverà alla metà. Il settore dell’Automotive sta soffrendo anche della recessione tedesca. E’ dunque necessario che la società e il governo chiariscano in Parlamento le prospettive di questa situazione”.