“Le micro, piccole e medie imprese italiane sono messe in crisi dalla stretta creditizia, come intende intervenire il governo a livello europeo?”. A chiederlo alla presidente del Consiglio e ai ministri dell’Economia e delle Imprese è il sen. Antonio Misiani, responsabile economico del PD, con un’interrogazione firmata da altri 14 senatori dem.

“Le decisioni della BCE – spiega – che hanno come obiettivo quello di ridurre l’inflazione a difesa dei redditi, se non osservate con attenzione e ben governate a livello nazionale ed europeo, rischiano di aggravare notevolmente la trasmissione del credito verso il settore produttivo, passando da una situazione, come l’attuale, di progressiva riduzione creditizia, ad una vera e propria situazione di stretta creditizia (credit crunch) con effetti negativi sul volume degli investimenti da parte delle imprese e sulla ripresa economica”.

“Si sta infatti verificando una crescente difficoltà di accesso al credito da parte delle imprese – aggiunge – con effetti più evidenti per le micro e piccole imprese che nel nostro Paese rappresentano il 99% dell’intelaiatura dell’intero tessuto produttivo nazionale. E l’ulteriore inasprimento delle condizioni di accesso al credito, in un sistema economico come quello italiano già da tempo in difficoltà, prefigura per i prossimi mesi, in mancanza di una decisa azione di governo volta ad invertirne il trend, un forte impatto negativo sull’economia reale, sulla continuità operativa di migliaia di imprese e sull’occupazione”

“E’ necessario che il governo – conclude Misiani – spieghi quali iniziative urgenti intenda adottare, anche presso le sedi istituzionali europee, al fine di favorire politiche e interventi comuni diretti a rendere più agevole l’accesso al credito per le imprese, in particolare per le micro, piccole e medie imprese che risultano più esposte alla stretta creditizia in atto, ed evitare per tale via ricadute negative sull’economia reale, sulla continuità operativa di migliaia di imprese e sull’occupazione”.


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