“Avremmo fatto volentieri a meno della puntata ferragostana della telenovela Urso-Stellantis. La verità è che dopo mesi e mesi di proclami del ministro del Made in Italy, il governo Meloni è rimasto con un pugno di mosche in mano. La produzione di veicoli, invece di avvicinarsi all’obiettivo più volte annunciato di un milione di unità, è crollata del 25 per cento nel primo semestre del 2024. Anche per quanto riguarda il secondo produttore cinese, ripetutamente evocato dal ministro, l’impressione è che siamo a carissimo amico. Sulle prospettive industriali e occupazionali del settore regna in definitiva una grande incertezza che non promette nulla di buono. Stellantis ha responsabilità precise, in tutto questo, e va richiamata con forza al rispetto degli impegni assunti. Il governo però non è in condizione di auto assolversi, visto che in questi mesi non è riuscito ad affrontare nodi importanti come la riduzione del costo dell’energia e l’utilizzo delle risorse stanziate dal governo Draghi anche per favorire la conversione dell’industria automotive e non solo per incentivare la domanda. La strada più produttiva perciò è che tutti, a partire dal ministro Urso, abbassino i decibel, evitino polemiche inutili e si concentrino sugli obiettivi concreti. Cercando di portarli finalmente a casa”. Così il senatore Antonio Misiani, responsabile Imprese della segreteria nazionale del Pd.


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