Il grado di civiltà di un Paese si
misura anche dalla condizione carceraria e in Italia, dove è da
sempre critica, purtroppo è ulteriormente peggiorata con il
governo Meloni”. Lo ha detto Antonio Misiani, senatore e
commissario regionale del Pd in Campania, a margine di una
visita al Centro Diocesano Pastorale Carceraria di Napoli.
“In Italia siamo a oltre 62 mila detenuti – ha detto Misiani
– con una capienza regolamentare attorno ai 51 mila. In più la
realtà ci dice che 4.000 circa di questi 51.000 posti non sono
effettivamente disponibili. In Campania la situazione è
particolarmente seria, ci sono parecchi istituti penitenziari
che hanno un indice di affollamento superiore al 150% che è la
soglia giudicata critica, ma il governo invece di affrontare con
coraggio questa situazione sta aumentando le pene, introducendo
nuovi reati, segue un approccio panpenalista che sta aggravando
la situazione. Bisogna cambiare rotta, aumentare l’esecuzione
esterna e riportare la condizione carceraria in Italia e in
Campania alla funzione che è stata attribuita dalla
Costituzione, che dà priorità alle carceri come luogo di
rieducazione dei detenuti”.
Misiani ha parlato anche dell’omicidio di Martina ad
Afragola: “Il dato impressionante – ha detto – è come si sta
abbassando l’età di chi commette femminicidi nel nostro Paese,
è il segno di una cultura della sopraffazione maschile nei
confronti delle donne, che non è un tema che riguarda solo le
generazioni più mature, ma anche i ragazzi che sono esposti a
messaggi profondamente sbagliati. E’ un tema che ci deve
interrogare innanzitutto dal punto di vista culturale ed
educativo prima ancora che penale”.


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