Non confondiamo la coerenza con il dogmatismo”. Antonio Misiani, vicepresidente della Commissione Bilancio del Senato, risponde così alle obiezioni sulle contraddizioni nel Pd. È tra i nomi più gettonati per diventare responsabile economico dei dem. “Decide Elly”, chiarisce lui. Nel congresso ha coordinato la stesura della mozione Schlein. È già stato responsabile economico di Zingaretti e Letta, viceministro dell`Economia nel Conte-2.
Come si fa a fare il responsabile economico del Pd che appoggiava Draghi e il coordinatore del programma della mozione Schlein? Non è il classico esempio di “ma anche”?
Le scelte vanno contestualizzate: nella fase in cui eravamo a inizio 2021, in piena pandemia, era giusto rispondere all`appello di Mattarella per Draghi. Si trattava di un governo di quasi unità nazionale con il quale abbiamo realizzato cose positive e compromessi faticosi. Ora siamo in una fase completamente diversa.
Mai più governi tecnici?
In politica è complicato dire mai più. Certo non ce ne auguriamo un altro. Dobbiamo lavorare per un`altra prospettiva, una democrazia dell`alternanza in cui la sinistra fa la sinistra e compete con la destra per la guida del Paese.
Ieri Schlein è intervenuta in Aula con un`interrogazione a Meloni sul salario minimo. Perché?
Partiamo da qui per ricostruire l`unità delle opposizioni. È una battaglia importante, che riguarda milioni di lavoratori e lavoratrici.
Non era più facile farlo con il Conte-2 il salario minimo?
C`era una situazione catastrofica, dovevamo fare i conti con la pandemia. Abbiamo esteso a tutti gli ammortizzatori sociali e bloccato í licenziamenti. Ci abbiamo provato durante il governo Draghi, ma ci hanno bloccato Lega e FI.
Oggi Schlein sarà al Congresso Cgil, con Conte. Ma il leader M5S ieri ha rivendicato la volontà di partire dalla loro proposta.
Ci confronteremo con tutte le forze di opposizione su salario minimo e altri temi cruciali. Questa e altre battaglie le possiamo vincere solo insieme.
E il Reddito di cittadinanza? Ritenevamo andasse riformato.
Il governo ha deciso tutt`altro: lo ha cancellato e ha tagliato del 20% le risorse per combattere la povertà. Sono scelte inaccettabili.
Volete abolire la precarietà per legge o rendere più costoso il lavoro precario?
Schlein ha indicato una strada precisa: una nuova politica industriale per favorire la creazione di lavoro stabile e una riforma del lavoro sul modello di quella spagnola, che ha limitato per legge il ricorso ai contratti a termine.
Nel Pd non sono tutti su questa linea.
Anche Bonaccini ha riconosciuto gli errori del passato, come l`abolizione dell`articolo 18.
Dove li trovate i soldi?
Attenzione: le mozioni congressuali sono documenti politici, non programmi di governo. Detto questo, molte proposte di cui discutiamo – come la riforma del lavoro spagnolo sono a costo zero. Schlein propone anche una scelta di campo netta sul fisco: abbandonare il mantra liberista della riduzione sempre e comunque delle tasse.
Siete per la patrimoniale?
La mozione propone di allineare la tassa di successione al livello degli altri Paesi europei.
E il termovalorizzatore di Roma?
L`orizzonte indicato dal programma è la riduzione della produzione di rifiuti, l`economia circolare e il superamento di discariche e inceneritori. La segretaria si confronterà con il Sindaco Gualtieri e gli altri amministratori del Pd, nel rispetto delle scelte delle realtà locali ma portando nella discussione un punto di vista chiaro.
Tra proposte da definire e scelte da rispettare il rischio non è annacquare tutto?
Assolutamente no. Ci vuole pragmatismo. L`importante è che sia netta e coerente la visione di fondo.


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