“I toni trionfalistici del GOVERNO e della maggioranza per il perfezionamento della cessione della rete TIM al fondo americano KKR sono decisamente fuori luogo. La realtà è che l’operazione di spezzatino avallata da MELONI e Giorgetti risponde ad una logica più di crisi finanziaria che di politica industriale e consegna definitivamente in mani private estere il controllo di un asset strategico nazionale di fondamentale importanza, lasciando al MEF un ruolo residuale, con buona pace dei proclami sovranisti della premier e della sua maggioranza. Molto pesanti sono le incognite che gravano sul futuro di migliaia di dipendenti delle due realtà aziendali frutto della divisione tra rete e servizi. La conclusione della cessione della rete lascia aperti nodi molto rilevanti. Spetta al GOVERNO dire ora al Paese quale sia la propria strategia per il futuro di un settore cruciale per l’economia del Paese. Ne chiederemo conto in Parlamento”. Lo dichiara il senatore Antonio Misiani, responsabile economico del PD.


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