“I dati Eurostat pubblicati oggi –
che evidenziano come In Italia tra il 2023 e il 2024 sia salito
il rischio di povertà tra le persone che lavorano anche se
impegnate a tempo pieno – danno un quadro sempre più allarmante
della questione salariale nel nostro Paese. Il sistema
produttivo genera lavoro ma prevalentemente in settori a bassa
produttività e bassi salari. Stagnazione, lavoro povero e
crescenti disuguaglianze rappresentano il lato oscuro di un
modello economico e sociale che ormai non regge più ma che la
destra non intende mettere in discussione, come dimostra il
blocco ideologico del governo Meloni contro la legge sul salario
minimo. Quella della destra è una inaccettabile battaglia di
retroguardia per difendere gli interessi di una parte del
sistema produttivo che sopravvive sottopagando i propri
dipendenti. Per questo è urgente che la questione salariale –
dal salario minimo all’accelerazione dei rinnovi contrattuali –
torni al più presto al centro dell’agenda parlamentare”. Lo
dichiara Antonio Misiani, responsabile economia nella segreteria
nazionale del PD.


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